Quando si decide di adottare un cane, è importante sapere che bisogna dedicargli attenzioni come per esempio quella di spazzolarlo, un’abitudine salutare per l’animale e un gesto d’amore da parte del suo padrone. Usare la spazzola giusta per il cane, in base alla razza e al tipo di pelo, costituisce un ruolo fondamentale, così come la frequenza con cui viene fatto e la modalità
Non esiste una regola che possa valere sempre perché ci sono una serie di variabili che vanno ad incidere: la tipologia di pelo, le condizioni, l’età e le sue abitudini di vita. In linea generale è comunque raccomandabile preservare al meglio il manto del cane, poiché rappresenta una fonte di protezione dagli agenti esterni.
Di seguito illustreremo alcune regole principali da seguire, con indicazioni utili per spazzolare il cane nel migliore dei modi.
A cosa serve il pelo del cane
Il pelo del cane rappresenta una fonte di protezione per la sua epidermide, perché la protegge dagli agenti esterni, in particolare vento, pioggia e umidità, ma anche dai raggi solari. Inoltre, il manto dei cani assolve a una funzione fondamentale, di termoregolazione corporea; il pelo nel cane infatti, evita la dispersione del calore dal corpo dell’animale, mantenendo regolare la temperatura.
Il mantello, nei cani, è composto dai peli copertura e dal sottopelo; quest’ultimo viene chiamato anche borra. I peli superficiali sono più lunghi e rigidi di quelli più vicini all’epidermide, che invece si presentano lanosi e corti.
Alcune razze di cani, tuttavia, non sono dotate di sottopelo: basti pensare ai dobermann, per esempio, che non sono soggetti, proprio perché privi di sottopelo, alla muta nei periodi estivi e invernali.
Durante i cambi di stagione i cani perdono più pelo, tanto più che i proprietari possono notare la differenza sui propri abiti, divani e arredi. Durante la muta è importante anche di più sapere come si spazzola il cane, perché il manto è più delicato e la perdita di pelo si presenta con una frequenza maggiore.
La muta, anche se è un processo fisiologico, provoca spesso fastidi negli amici animali, poiché può determinare prurito, irritazioni all’epidermide, nodi e anche forfora. Il periodo della muta dura, in media, dalle 6 alle 7 settimane: molto dipende dall’ambiente in cui vive il cane.
In generale, quanto più il pelo sarà esposto alla luce, tanto più si verificherà un’abbondante perdita. Questi vengono immediatamente sostituiti dai nuovi, cosicché il cane non rimanga mai privo di protezione cutanea. L’epidermide esposta, infatti, potrebbe causare dermatiti e ulteriori attacchi da parte di parassiti, come pulci e zecche, e infezioni fungine, altrettanto pericolose. In questo caso è sempre consigliato un collare antipulci per cani.
Varie tipologie di pelo del cane
Sono diverse le tipologie di pelo dei cani e ognuna presenta determinate caratteristiche. È importantissimo identificare quelle del proprio animale, perché ogni tipo di pelo necessita di trattamenti e cure differenti.
Il pelo dei cani non è distinguibile solo dalla tonalità, mono o pluricolore, ma soprattutto dalla consistenza. In base a fonti autorevoli, tra cui le più accreditate enciclopedie canine, è possibile distinguere le principali tipologie di pelo canino in:
- duro: il pelo, al tatto, è ruvido, e spesso arruffato. Un classico esempio di cane a pelo ruvido è lo spinone;
- eterogeneo: si tratta di un pelo a composizione mista, a prevalenza di elementi duri e con una parte minima di pelo più morbido. Una razza di cane a pelo eterogeneo è il Dandie Dinmont Terrier;
- lanoso: il pelo è particolarmente fitto e non brilla alla luce. È questo il caso di barboni e barboncini;
- liscio: in questo caso, il pelo è molto brillante e lungo. Un esempio è l’alano;
- riccio, o curly in inglese: il pelo è foltissimo e ricciuto, come quello del Curly Coated Retriever e della razza Bolognese.
Considerando le diverse caratteristiche del mantello nei cani, ne deriva che i metodi per spazzolare il pelo e gli strumenti utilizzati dovranno essere differenti. Ad esempio, il barboncino necessita di essere spazzolato con elevata frequenza e con accessori appositi, chiamati anche cardatori. Un cane a pelo liscio necessita di meno cura, per esempio. Non dimenticate mai di acquistare i migliori prodotti per l’igiene per il vostro amico a quattro zampe, in modo da garantire un risultato professionale.
Come spazzolare il cane
Molto spesso ci si chiede come pettinare il pelo del cane. A questo proposito, occorre utilizzare gli strumenti giusti: in commercio ne esistono di tutti i tipi, fra spazzole e cardatori. In base al tipo di pelo, è indispensabile scegliere la spazzola migliore per il cane. Qualche esempio aiuterà ad acquistare i prodotti adatti.
Nei cani a pelo lungo, come l’alano e il levriero, per togliere il sottopelo è opportuno munirsi di un pettine specifico a denti medi, realizzato in metallo. Per i cani a pelo eterogeneo, invece, è consigliabile munirsi di un cardatore, le cui dimensioni variano a seconda della taglia dell’animale.
I cardatori sono composti da una parte in plastica, come l’impugnatura, e denti in metallo, progettati per districare il sottopelo.
Nonostante ciò che si possa ritenere comunemente, anche i cani a pelo raso vanno spazzolati, seppure in modo differente. I jack russel, i bassotti, i pitbull e i meticci a pelo corto devono essere curati mediante spazzole con i denti in gomma, che rimuovono i peli in eccesso e, allo stesso tempo, esercitano un massaggio piacevole sulla pelle.
In tutti i casi, è indispensabile che il cane sia il più possibile a suo agio durante l’operazione, il più delle volte avvertita come fastidiosa e invasiva da parte dell’animale. Per alleviare questa sensazione, è molto importante che il padrone, oppure chi si occupa della toelettatura, proceda con la massima cautela e, se possibile, rassicuri il cane con un tono dolce durante la spazzolatura. Importantissimo è l’approccio adottato mentre si spazzola l’animale: occorre evitare movimenti bruschi e violenti, sia per non spaventare e irritare il cane, sia per non ferire la pelle e strappare il pelo con veemenza.
Spazzolare il manto del cane è un gesto che, se possibile, stabilisce un’unione tra l’adorato quadrupede peloso e il suo padrone, che dimostra anche in questo di prendersi cura di lui con amore. Se ci si avvale del servizio di toeletta, è indispensabile che il personale sia qualificato e di fiducia assoluta, perché i cani risentono molto dell’assenza del padrone e associano il trattamento a momenti di stress, oppure abbastanza piacevoli.
Per quanto riguarda il movimento del cardatore o del pettine, questi devono seguire il senso del pelo. Viceversa, operare contropelo, potrebbe danneggiare seriamente l’epidermide del cane e provocare irritazioni e dermatiti. Inoltre, i cani non gradiscono affatto la sensazione della spazzola che agisce contropelo. È inoltre opportuno prendersi il tempo necessario per sciogliere o tagliare i nodi con attenzione e assicurarsi di averli eliminati tutti.
Ogni quanto spazzolare il pelo del cane
Una delle domande più frequenti che si pongono i padroni, è ogni quanto spazzolare il cane? Per quelli con il manto più ruvido, folto e aggrovigliato, come ad esempio i bobtail, animali di taglia grande che si distinguono, oltre che per le dimensioni, per il mantello maestoso di colore grigio-bianco, è indispensabile eseguire la spazzolatura ogni giorno.
I barboncini, che non perdono il pelo, devono però essere spazzolati anch’essi almeno quotidianamente, per evitare che il sottopelo si ingarbugli talmente da provocare grossi nodi e danni all’epidermide.
Quindi, quante volte spazzolare il cane, indipendentemente dalla taglia o dal tipo di pelo? La risposta è preferibilmente tutti i giorni, poiché se un animale conduce una vita attiva, con giochi e passeggiate al parco, è opportuno spazzolare il pelo una volta ritornati a casa. Tuttavia, il tempo a disposizione potrebbe essere insufficiente ma, in questi casi, è necessario spazzolare il pelo del cane almeno una volta alla settimana, se il pelo non è troppo ruvido.
In che stagione il pelo del cane va spazzolato di più? Sicuramente, durante il periodo di muta il pelo del cane va spazzolato più spesso, perché il ricambio del sottopelo fa in modo che quello vecchio risulti in eccesso rispetto a quello nuovo che sta nascendo sull’epidermide. Il periodo della muta, nelle razze canine, avviene durante la primavera e in autunno, un po’ come avviene per gli esseri umani, quando è possibile riscontrare una maggiore caduta dei capelli. In questo periodo, nelle razze con pelo più folto e ruvido, l’ideale sarebbe farlo anche più volte al giorno.
Anche per questo motivo, la scelta del cane, che dovrebbe essere sempre consapevole, andrebbe operata anche in base al tempo e alle energie che si intendono dedicare alla sua cura. Spazzolare il cane, infatti, richiede pazienza e buona volontà, e non è un gesto che è possibile evitare.
Spazzolare il pelo del cane: perché è importante
Il motivo principale del perché sia opportuno spazzolare il pelo del cane è evidente a tutti coloro che ne possiedono uno e abitano in un appartamento: la perdita del pelo. I cani, a parte rarissime eccezioni, perdono il pelo, e questo è ben visibile su pavimento, divani e poltrone, vestiti e arredi.
I cani rilasciano negli ambienti il pelo in eccesso quotidianamente, e ancora di più nei periodi di muta.
Oltre alle ragioni pratiche, come la pulizia degli ambienti in cui si vive insieme al proprio cane, vi sono anche motivi di salute, che riguardano direttamente l’animale. Spazzolare regolarmente il manto dei cani consente di eliminare le cellule morte e di vedere da vicino le condizioni del proprio animale.
La presenza di parassiti, cisti sebacee o altre escrescenze si notano, nella maggior parte dei casi, accarezzando o spazzolando il proprio cane, a patto che lo si faccia con attenzione. Inoltre, utilizzando la spazzola adatta al pelo dell’animale sarà possibile rimuovere i cosiddetti forasacchi, pericolosissimi per la sua salute. Queste piccole spighe, che provengono dalle graminacee, presentano la sommità particolarmente appuntita e si infilano con estrema facilità nel pelo dei cani.
Una delle caratteristiche dei forasacchi è che, una volta entrati, non escono spontaneamente ed è necessario l’intervento umano per rimuoverli. Farlo è fondamentale, perché queste spighette sono dannose, soprattutto se arrivano nel naso o nelle orecchie del cane, conficcandosi nella pelle e arrivando in profondità. Questo è uno dei motivi in più per spazzolare il proprio cane con regolarità, mantenendolo in salute, coccolato e amato.