La maggior parte delle persone è convinta che l’età del cane si debba calcolare in base agli anni umani e per la precisione, ritiene che ogni anno di vita dell’amico a quattro zampe corrisponda a 7 dell’uomo. La scienza oggi ci dice però che non è esattamente così: in base a recenti studi sembra invece che per eseguire il calcolo ci si possa basare su nuovi fattori.
Prima di scoprire come si calcola l’età del cane, è bene tenere conto di diversi aspetti: vediamoli insieme in questo articolo.
È vero ogni anno per il cane vale 7?
Almeno una volta nella vita, tutti hanno sentito dire che 1 anno di vita di Fido corrisponde a 7 umani, tuttavia, occorre precisare ancora una volta che non è esattamente così. Lo studioso di veterinaria della Michigan University, Brian Dawson, ha analizzato le varie fasi della vita del cane paragonandole a quelle analoghe dell’uomo e ha dimostrato le differenze.
Per iniziare, il cane è sessualmente maturo al compimento di 1 anno d’età, mentre non si potrebbe dire lo stesso di un bambino che compie 7 anni; proseguendo, mentre il cane più vecchio mai registrato è arrivato a 29 anni, non si mai visto un uomo compiere gli analoghi 203 anni, in quanto un’età assolutamente impossibile da raggiungere.
Paragonando due fasi estreme come giovinezza e vecchiaia in un cane e in un uomo, è comprensibile come il paragone del classico calcolo 1 = 7 non sia affatto realistico; ma non solo, perché se consideriamo che un cane vive al massimo 15-20 anni, si deduce che a 2 sia giovane, a 9 sia di mezza età, mentre a 14 si possa considerare anziano.
Come si calcola allora l’età di un cane?
Se si vuole realmente capire come si calcola l’età dei cani, per prima cosa occorre dare al primo anno di vita un valore pari a 15, al secondo 10, e 3 ad ogni anno successivo.
Da questo calcolo si evince che un amico a quattro zampe di 10 anni è più probabile che corrisponda approssimativamente a 49 anni umani, anziché a 70. Nel primo anno di vita, il cane ha circa 15 anni umani, mentre 5 anni corrispondono ai 35.
È importante tenere in considerazione anche alcuni cambiamenti fisiologici, ad esempio, lo sviluppo dentale e il raggiungimento della maturità sessuale. Mentre durante i primi anni di vita del cane crescita e sviluppo sono molto rapidi, successivamente i cambiamenti avvengono molto più lentamente:
– a 6 mesi un cane è cucciolo ma inizia a svilupparsi a livello sessuale;
– dai 7 mesi ai 3 anni il cane viene considerato giovane;
– fino a 7/10 anni è adulto;
– dagli 11 in poi circa si parla di anzianità del cane.
TAGLIA DEL CANE | PICCOLO | MEDIO | GRANDE | GIGANTE |
---|---|---|---|---|
ETÀ DEL CANE | ETÀ DEL CANE IN ANNI UMANI | |||
1 anno | 15 | 15 | 15 | 12 |
2 | 24 | 24 | 24 | 22 |
3 | 28 | 28 | 28 | 31 |
4 | 32 | 32 | 32 | 38 |
5 | 36 | 36 | 36 | 45 |
6 | 40 | 42 | 45 | 49 |
7 | 44 | 47 | 50 | 56 |
8 | 48 | 51 | 55 | 64 |
9 | 52 | 56 | 61 | 71 |
10 | 56 | 60 | 66 | 79 |
11 | 60 | 65 | 72 | 86 |
12 | 64 | 69 | 77 | 93 |
13 | 68 | 74 | 82 | 100 |
14 | 72 | 78 | 88 | 107 |
15 | 76 | 83 | 93 | 114 |
16 | 80 | 87 | 99 | 121 |
L’aspettativa di vita di un cane varia in base alla razza?
La risposta è si. Infatti non per tutti i cani vale quello che abbiamo appena detto. È possibile affermare che i cani di piccola taglia possono vivere tra i 15 e i 18 anni e hanno una speranza di vita maggiore rispetto ai cani di taglia media, che possono vivere fino ai 13 o 14 anni. Le razze di taglia grande, invece, vivono mediamente tra i 9 e gli 11 anni e sono i cani con l’aspettativa di vita minore.
Per esempio razze come il terranova e il pastore bovaro sono considerate anziane a 9 anni; al contrario, il barboncino toy a quell’età è solamente adulto. I cani di taglia grossa tendono a vivere meno di quelli più piccoli, questo è un dato di fatto.
Come capire l’età di un cane randagio
Calcolare l’età di un randagio non è affatto semplice: eppure, riuscire a comprendere almeno approssimativamente l’età anagrafica di un trovatello può essere molto utile quando si cerca di intervenire per questioni di salute: vaccini, test, cure e diete mirate, infatti, richiedono di essere a conoscenza dell’età del cane e per farlo ci si può far aiutare da un bravo veterinario.
In ogni caso, gli elementi principali da valutare per capire l’età dei cani sono denti, occhi, pelo, comportamento e agilità.
Il primo indicatore dell’età del migliore amico dell’uomo è la dentatura. Se i denti appaiono puliti, piccoli e aguzzi, denotano la presenza di un cucciolo: questo tenderà poi a perdere i denti decidui per lasciare spazio alla dentatura matura, che diventa definitiva a 6 mesi.
I cani con meno di 2 anni d’età, quindi considerati giovani, hanno denti puliti e bianchi, mentre subito dopo questa età la dentatura inizierà a diventare giallastra e caratterizzata dalla presenza di tartaro, placca e sporcizia.
È dopo i 2 anni d’età che invece potrebbero iniziare a presentarsi malattie, infezioni, e predisposizione a patologie dentali di vario genere, soprattutto in alcune razze piuttosto che in altre. Se un randagio ha trascorso parte della sua vita in canile, è non è affatto escluso che possa presentarsi con denti scheggiati, rotti o mancanti.
Un secondo fattore per capire come calcolare l’età dei cani randagi sono gli occhi: se appaiono allegri e limpidi si è di fronte a un cane giovane, mentre se sono velati, appannati, lenti, stanchi e con cataratta, si tratta di un cane adulto o anziano. Intorno ai 6-8 anni il tessuto del cristallino potrebbe indurirsi, presentarsi meno trasparente e flessibile, o anche grigiastro e velato.
L’età del randagio si evince anche dalla salute del pelo, che se compare setoso, lucido, sano e idratato denota una cane giovane. Il manto del cane è condizionato anche da elementi come alimentazione, stile di vita condotto fino al momento del ritrovamento e tipologia di cute.Se il trovatello ha vissuto per strada o in canile potrebbe manifestare problemi alla pelle o segni di infezioni da parassiti che gli rovinano il pelo. Un altro dettaglio che indica un cane di circa 5-7 anni è l’imbiancamento del pelo intorno a muso e occhi.
Gli ultimi elementi principali, utili per capire l’età del cane randagio sono il comportamento e l’agilità: un cucciolo appare sicuramente più goffo e scattante nei movimenti, mentre un cane anziano è tendenzialmente lento e pacifico.
Oltre agli elementi appena citati, per calcolare l’età dei cani si potrebbe dover tenere conto anche di razza e peso.
Come invecchiano i cani
Come già detto, l’equazione 1 anno di un cane corrispondente a 7 umani è del tutto inaccurata e dunque errata. Oltre al fatto che i cani di grossa taglia invecchiano prima di quelli piccoli, è bene precisare che esistono anche cani adulti e anziani che rimangono fisicamente in forma e agili, esattamente come quelli adulti, anche se tendenti a dormire di più o ad avere qualche problema alle articolazioni.
Se i cani giovani sono muscolosi e in linea, quelli anziani appaiono meno attivi e quindi tendenti ad aumentare di peso: ciò richiede di prestare particolare attenzione all’alimentazione che dovrà cambiare ed essere adattata a nuovi bisogni. Per sapere come deve mangiare un cane anziano, leggi questo articolo.
La fase senior del cane può essere divisa in due parti principali:
– la prima va dai 6-7 agli 11 anni: in questo frangente si può dire che i segni esteriori non siano molti, tuttavia, è il momento di intervenire cambiando l’alimentazione in maniera tale da rallentarne l’invecchiamento e prevenire patologie di vario tipo;
– la seconda fase parte dagli 11 anni circa: i cambiamenti iniziano a diventare più evidenti, variabilmente da razza a razza.
I cani invecchiano presentando alcuni disturbi comuni: ad alcuni abbiamo già accennato, ovvero, aumento di peso, disturbi dentali e gengivali, e problemi articolari come artrite e rigidità. A questi si aggiungono incontinenza, squilibrio ormonale, digestione delicata, diminuzione della vista e dell’udito, lievi disturbi cardiaci, attività fisica sempre più lenta. Potrebbero manifestarsi anche ipotiroidismo, alterazione della funzione cognitiva, ad esempio, cambiamenti nel comportamento come maggiore bisogno di dormire, e infine, malattia di Cushings.